Francesca Guercio

Consulente filosofico-esistenziale iscritta al registro Asso-ISUE
Ideatrice del metodo Antropoteatrosofia©

Dopo una laurea cum laude in Lettere moderne (vecchio ordinamento) e una articolata formazione come attrice e regista teatrale mi sono occupata di critica letteraria e dello spettacolo pubblicando, tra l’altro, saggi e volumi su: la stampa periodica teatrale italiana del Novecento, Pirandello, Brancati, Goldoni, Musil, il teatro dialettale siciliano dell’Ottocento.
Sono stata redattrice di “Ariel. Quadrimestrale di Drammaturgia dell’Istituto di Studi Pirandelliani e sul Teatro Contemporaneo”, correttrice di bozze, cultore della materia e docente a contratto presso le università Tor Vergata e LUMSA, formatrice teatrale, insegnante di dizione, speaker per i corsi di formazione a distanza de “Il Sole 24 Ore”.

Ho conseguito il master in Consulenza Filosofica presso l’Università Europea di Roma e una successiva specializzazione in counseling esistenziale presso l’ISUE (Istituto di Scienze Umane ed Esistenziali di Napoli).
Ho svolto il tirocinio presso la Protezione Civile di Ardea (Rm) – Distretto sociosanitario RmH4; sezione “Nereo” di Tor San Lorenzo gestendo uno sportello d’ascolto per sedute individuali; Spirit Românesc onlus – Associazione per l’orientamento e il sostegno all’integrazione (Roma) affiancando nelle sedute familiari la dott.ssa Concetta Ricciardi, psicologa a orientamento sistemico-relazionale e familiare; Organon – Associazione per la promozione e la pratica della consulenza filosofica, l’antropologia esistenziale e il counseling esistenziale (Roma) affiancando il dottor Esper Russo, consulente filosofico presso il Centro di Ascolto F.I.Spa-Fondazione Italiana Silvestrelli per l’Alcolismo nelle sedute individuali e in interventi con lo staff dell’associazione nelle tre sedi del liceo statale “Farnesina” di Roma nell’ambito di un programma di prevenzione all’alcolismo.

Di consulenza filosofica oa scritto per il sito “Benessere Italia 360”, l’Isue, la collana di Antropologia Esistenziale “NoeticaMente” del Centro di Ricerche Noetiche, per la quale faccio parte del comitato editoriale.

Dopo vent’anni di insegnamento in laboratori di teatro non professionalizzanti ho elaborato un apparato di criteri di conduzione finalizzato al benessere di quanti, grazie agli strumenti dell’arte scenica, vengono guidati a un più profondo contatto con sé stessi e all’acquisizione di consapevolezza nelle relazioni con gli altri, con la società, con la natura. Una materia composita e delicata che solleva domande e produce dilemmi esistenziali ed etici. Perciò, a questo apparato di criteri ho attribuito il nome di antropoteatrosofia, conio nel quale il teatro è l’elemento di mezzo tra l’uomo e la sua sapienza e con il quale provo a dar conto di un sistema in cui il “sapere di sé” equivalga a una “cura di sé” secondo i principi dell’epimèleia heautoù propri della filosofia ellenistica.

L’antropoteatrosofia© è illustrata dettagliatamente nel volume Essere e non. Cura e sapere di sé attraverso le pratiche teatrali edito dall’editore Mimesis nel 2019, volume che ha chiuso la mia trentacinquennale relazione con il teatro lasciandomi finalmente il privilegio di esercitare in esclusiva il mestiere di consulente filosofico-esistenziale che mi pare il più necessario e bello del mondo.
Nondimeno l’esercizio delle pratiche teatrali proprio come la mia lunga frequentazione della letteratura, in qualità di critica prima e di autrice poi, permeano e connotano il mio “atteggiamento filosofico” in seduta e – su specifica richiesta dei clienti – divengono strumenti per la ricerca personale.

Insegno tecniche di counseling nei corsi quadriennali della “Scuola di Astrologia Live Astrology”.

Ho pubblicato due romanzi: O d’amarti o morire (Polidoro, 2021) e Distopia pop (Polidoro, 2022), quest’ultimo selezionato per la LXXVII edizione del Premio Strega). Miei racconti e composizioni poetiche sono comparsi su “Kairos rivista”, “Quaerere”, “Salmace”, “Bomarscé”, “Suite italiana”, “L’inquieto”, “Malgrado le mosche”, “Nido di gazza”.

Racconti

La disciplina del posacenere

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Ho sognato Cosimo Cinieri

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Questo accadeva prima

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L'invenzione del caffé

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Coactus Fidei

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Prima che abbiate accesso alle urla

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Sulla prima occorrenza di una leggenda

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Silloge di poesie - Ubi consistam

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Romanzo

O d’amarti o morire

IN BREVE

Non sono mai stata tanto viva come da quando sono morta

A volte le cose vanno così male che una può decidere d’ammazzarsi, magari lanciandosi nel vuoto del Grand Canyon durante la pausa pipì di un viaggio organizzato. Altre volte, le cose vanno peggio. E invece di finire in paradiso quell’una si ritrova fantasma sul sedile di una vecchia Ford a fare da spettatrice alla vita dell’uomo che l’ha sedotta e abbandonata.

Quel salto nel vuoto avrebbe dovuto mettere un punto a ogni problema, e invece è solo l’inizio della storia. Lei è una donna che si definisce qualunque, con l’immeritata capacità di raccogliere intorno a sé casi umani; l’uomo è un attore teatrale affetto da una acuta forma di narcisismo, adultero per natura e prigioniero volontario di un matrimonio finito che non finirà mai. Gli scenari sono quelli di un piccolo mondo ordinario, fatto di feste mondane e teatri di provincia, di un’Italia frammentata, distorta da giochi di potere e seduzione, di un’umanità che ride delle proprie miserie e prende sul serio le beffe. Il tono gioca a interpretare la versione contemporanea della cantafavola, tra lepida prosa e fughe poetiche.

Questi, gli elementi che formano la materia di O d’amarti o morire; un romanzo originale, ironico, pungente che Francesca Guercio compone esaltando l’originalità delle singole parti proprio come accade nelle migliori esecuzioni jazz.

RECENSIONI E INTERVISTE

Rassegna stampa e recensioni LINK

Video presentazione

BOOKTRAILER

Romanzo

Distopia POP

IN BREVE

Un comitato interspaziale soppesa le sorti dell’umanità analizzando in qualche punto imprecisato dell’Universo le canzoni pop che hanno fatto la storia. Nel frattempo, sul pianeta Terra Clotilde si affanna da una parte all’altra di Roma per sbarcare il lunario. Storica dell’arte freelance, colta e sarcastica, vive tra correzioni bozze notturne e allestimenti di mostre temporanee, attanagliata dall’ansia del precariato e in una costante instabilità professionale e affettiva. I dialoghi con le amiche, le uscite con il giovane e spensierato nipote o le chiacchiere in cucina con il suo coinquilino sono occasioni per raccontare i piccoli accadimenti quotidiani, costellati spesso di imprevisti, che Clotilde riesce a risolvere o aggirare con ironia e un po’ di testardaggine. La precarietà generale coinvolge anche le relazioni: amori latitanti riapparsi con criptiche e-mail, avventure di una notte e cotte di breve durata si susseguono in un vortice comico che tuttavia lascia spazio a un lieve senso di inquietudine.

Costringe la pena dentro a un sistema di regole ma sa che finché c’è rispetto di qualcosa non può esserci crescita che è necessario rompere le regole e amare il bene fino in fondo che bisogna avere il coraggio di amare fino in fondo per lasciare che i morti seppelliscano i loro morti tu come lo tradurresti in note Art?

RECENSIONI E INTERVISTE

Rassegna stampa e recensioni LINK

Video presentazione

INTERVISTA SATISFICTION

Antropoteatrosofia

Essere e Non

IN BREVE

Dedicato agli insegnanti e ai frequentanti di laboratori teatrali non professionali, Essere e non è un manuale adatto ad accompagnare e chiarificare anche il lavoro dei professori impegnati nella gestione di corsi interni agli istituti scolastici.
Si tratta dell’elaborazione di un apparato di criteri di conduzione finalizzato al benessere di quanti, grazie agli strumenti dell’arte scenica, vengono guidati a un più profondo contatto con se stessi e all’acquisizione di consapevolezza nelle relazioni con gli altri, con la società, con la natura. Una materia composita e delicata che solleva domande e produce dilemmi esistenziali ed etici. Perciò, a tale apparato di criteri l’autrice ha attribuito il nome di Antropoteatrosofia, conio nel quale il teatro è l’elemento di mezzo tra l’uomo e la sua sapienza e con il quale si prova a dar conto di un sistema in cui il “sapere di sé” equivalga a una “cura di sé” secondo i principi dell’epimèleia heautoù propri della filosofia ellenistica.

INVITO ALLA LETTURA – A CURA DI F. LEVY

Altre pubblicazioni

IL DEGRADO SI SCONTA VIVENDO – con Federico Levy (Degrado Rivista)

CONSULENZA FILOSOFICA E ANTROPOLOGIA NEO-ESISTENZIALE: orientamenti per un uso criticamente fondato – con Federico Levy (Aracne Editrice, Roma)

INTORNO A PIRANDELLO – con Rino Caputo (Euroma La Goliardica)

MAFIOSI, BARONI, EREDITIERI. Teatro minore siciliano tra Ottocento e Novecento – con Alfredo Barbina (Bulsoni, Roma)

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